MILLION MARIJUANA MARCH PLANETARIA

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AltreVisioni

12a MILLION MARIJUANA MARCH

SABATO 5 MAGGIO 2012, DODICESIMA EDIZIONE ITALIANA M.M.M.

Il 5 Maggio 2012 in 420 città del pianeta si manifesta contro il proibizionismo e la fine delle persecuzioni per i consumatori di Marijuana.

Per l’accesso immediato all’uso terapeutico per i pazienti .

Le manifestazioni sono dedicate a tutte le vittime del proibizionismo massacrate di botte in galera o ancor prima di arrivarci.

Si rivendica il diritto a coltivare liberamente la cannabis, patrimonio dell’umanità. Di seguito alcuni video di manifestazioni in diverse città.

Roma_Global_Million_Marijuana_March_MLA_5Maggio
Toronto_Global_Marijuana_March_May_5th_2012
Global_Marijuana_March_Vienna_Austria_2012

Marcha Da Maconha Rio de Janeiro 05/05/12

Global_Marcha_da_Maconha_Rio_de_Janeiro_2012

Rio_de_Janeiro_Repressione_o_Global_Marcha_da_Maconha

 

GUERRA E PÂNICO NA MARCHA DA MACONHA 2012

Repressione alla Marijuana March a Rio de Janeiro 2012/05/05
la Marijuana March ha 100.000 persone a Rio de Janeiro.La Marijuana March si svolge da dieci anni a Rio de Janeiro
ed è garantita dalla decisione di ADPF 187
giudicato dalla Corte Suprema lo scorso anno
A meno di 300m dalla loro dispersione
una manifestazione pacifica ha ricevuto
una visita inspiegabile
truppe d’assalto della PM …Sono arrivati urlando e gettando il braccio della macchina sui dimostranti, provocando e, infine, la repressione con le bombe e borrachadas!


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DrugStory:The Dark End of the Street

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ControVisioni

The Dark End of the Street

HeroinStory

Il film presenta una visione nella vita di 5 eroinomani a San Fransisco. Cinque giovani tossicodipendenti alle prese con la vita di strada.

NB: Nel VideoDocumentario si rende evidente che la devastazione psicofisica di un individuo dedito all’eroina non è determinata esclusivamente dalla sostanza ma in prevalenza è la consequenza di una condizione ambientale definita dalla continua ricerca di denaro per procurarsi la sostanza che a quei tempi tra il 95-99 aveva un costo elevato per cui il bisogno di denaro da tradurre in droga esigeva una continua ricerca di esso anche in modalità illegali ed in ambienti non proprio idonei in termini sanitari pertanto i ragazzi erano esposti a rischio malattie infettive di consequenza socialmente isolati. In un estrema sintesi invitiamo gli spettatori ad una seria riflessione è valutare la possibilità di una legalizzazione delle droghe o quantomeno la realizzazione di luoghi e strutture dove consumare la propria dose evitando di esporsi a rischi di infezioni ottenendo molteplici risultati positivi come la tutela dell’ incolumità psicofisica di ogni singolo assuntore di consequenza si definisce un azione socio-sanitaria.

Il FILM diviso in 8 episodi contiene scene grafiche di uso endovenoso della droga.

The Dark End of the Street part 1

The Dark End of the Street part 2

The Dark End of the Street part 3

The Dark End of the Street part 4

The Dark End of the Street part 5

The Dark End of the Street part 6

The Dark End of the Street part 7

The Dark End of the Street part 8

FonteVideo:Youtube-SociaLab

 

 

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USA-Oregon_Portland: Bike_Smut_Festival

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AltreVisioni

Bike_Smut_Festival

Reverend Phil, un attivista di Portland, noto per aver corso nudo in un campo di baseball durante gli innings, ha dato inizio al movimento che si sposta tra States e Europa per diffondere un messaggio contro l’invasione di automobili e del mercato del porno.

Una vetrina itinerante di film e performance ciclo-erotiche che arriva da Portland, Oregon, USA.
Arricchiti di proposte provenienti da tutto il mondo, l’ obiettivo è quello di costruire cultura della bicicletta, radunando insieme le persone e mostrandogli quanto le biciclette possano essere sexy!
Andando in bicicletta si riprende il controllo del proprio trasporto, del modo in cui ci muoviamo attraverso le nostre comunità e come interagiamo con esse.
Le biciclette ci liberano dai rigidi confini delle automobili. Chiedendo alla nostra comunità di fare film erotici, possiamo contribuire a ridefinire l’oscenità, e liberarci dalle idee capitaliste della pornografia. Il Bike Smut parla di recupero dell’azione sulle nostre vite quotidiane e sconfitta della patriarcale appropriazione dei nostri corpi.
Il Bike Smut, che ha preso vita quattro anni fa a Portland, Oregon, USA, è un’esperienza condivisa e l’unico modo di assistervi è sullo schermo. Non esistono DVD e non puoi trovarlo su Internet. Noi creiamo un evento unico e interattivo, invitando la comunità a prenderne parte e a dirci ciò che la eccita, non quello qualcun altro dice che la dovrebbe eccitare.
Negli ultimi quattro anni, il Bike Smut ha viaggiato in centinaia di città attraverso tutto il Nord America, soddisfacendo migliaia di persone. Approdando a Milano per la prima volta  l’8 ottobre 2011 ospite della Cascina Autogestita Torchiera.

Bike_Smut_Festival [Milano]

MoreInfo: BykePornTour  // BykeSmut // Twitter // Byke // MilanoX 
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DocuFilm: A Delicate Balance

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AltreVisioni

 A Delicate Balance – Un equilibro delicato
[RivoltaVegan]

Questo documentario esamina il legame tra alimentazione e salute umana e fornisce informazioni per fare le scelte più corrette per prevenire le malattie e vivere più sani.
A Delicate Balance – Un equilibro delicato, è un documentario basato su interviste a medici, nutrizionisti, ricercatori di varie università nel mondo; arricchito da animazioni esplicative, fornisce spiegazioni approfondite sul ruolo dell’alimentazione per promuovere la salute o causare gravi malattie, come il cancro, le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi, le malattie autoimmuni. Un documento importante per capire come evitare i danni di un’alimentazione sbagliata e difendere la nostra salute.

La voce narrante conduce il pubblico attraverso le varie tematiche, mentre le interviste ai vari scienziati consentono di ascoltare, dalla viva voce di medici che hanno lavorato per decenni nel campo della nutrizione, spiegazioni semplici ma rigorose sui meccanismi che portano alla formazione delle malattie oggi più diffuse a causa di un’alimentazione errata, basata sui prodotti animali.

Il documentario si apre con un’introduzione che spiega quanto siano legate tra loro alimentazione e salute, con vari esempi di studi di popolazione che dimostrano tale legame. Si passa ad esaminare il ruolo generale delle proteine animali nell’insorgenza delle malattie, per approfondire poi il legame tra consumo di carne e cancro e consumo di latticini e cancro. Si esamina poi il problema del colesterolo contenuto nei cibi animali, e la questione dell’assorbimento del calcio e della formazione della vitamina D. Viene infine spiegato come si possa prevenire il cancro con un’alimentazione a base vegetale.

Successivamente, viene spiegato l’impatto dell’assunzione di proteine e grassi animali sulle malattie cardiovascolari, sul problema dell’impotenza e sulle malattie autoimmuni, in particolare diabete e sclerosi multipla. Un capitolo corposo è dedicato alla spiegazione del meccanismo di insorgenza dell’osteoporosi causato dal consumo di latticini e altri cibi ricchi di proteine animali.

Si passa poi a sfatare il mito del pesce che “fa bene alla salute”, spiegando che è vero l’esatto contrario, e viene illustrato quali sono invece i cibi adatti alla fisiologia umana: quelli vegetali.

Viene quindi trattato il tema dell’impatto devastante sull’ambiente degli allevamenti e della pesca, nonché il tema della sofferenza e morte degli animali allevati.

La conclusione ci invita a prendere in mano le redini della nostra vita, della nostra salute e del futuro del pianeta attraverso una semplice scelta, quella di consumare solo piatti preparati con ingredienti vegetali.
Il documentario, realizzato dal film-maker australiano Aaron Scheibner (Phoenix Philms), è stato doppiato in italiano a cura di AgireOra Edizioni, con la supervisione scientifica e il contributo di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV. E’ distribuito in Italia da AgireOra Edizioni ed è liberamente divulgabile. Proiezioni pubbliche e nelle scuole sono autorizzate e incoraggiate.

A Delicate Balance – Un equilibro delicato [RivoltaVegan]
FonteInfoVideo: TvAnimalista // AdelicateBalance // VeganRiot // AndreaMalgeri
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Russia2012:Pussy Riot-Punk Protest

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ControVisioni

PUSSY RIOT PUNK REVOLT

Cattedrale Cristo Salvatore PunkPreghiera AntiPutin

Russia_Pussy_Riot_PunkPreghiera_AntiPutin

Cattedrale di Cristo Salvatore a 21 Febbraio 2012, quando Putin è stato descritto come ‘il capo del KGB’ nei loro testi.
Secondo notizie recenti, durante l’azione di protesta in piazza Pushkin a Mosca circa 25 anarchici sono stati arrestati. Altri tre giovani sono stati arrestati all’inizio del rally, perché avevano il volto coperto.
Inoltre, lo stesso giorno a Mosca due membri della femminista Riot Fica band punk, che sono stati tenuti in carcere dal fine settimana a causa di prestazioni di un band (vedi video ), è apparso davanti al procuratore, il loro avvocato ha detto che i suoi clienti rimarranno in custodia fino al 24 aprile.

Pussy_Riot_PunkPreghiera_AntiPutin

A St. Pietroburgo, uno degli slogan era ‘LA NOSTRA SOLUZIONE: SELF-GOVERNANCE’ Ecco, cinque persone sono state arrestate.

TESTO DEL PUNK-preghiera:

(Chorus)

Virgin, Virgin, Putin Put
Mettere Putin, Putin Put

(coro finale)

La veste nera, spalline dorate
Tutti i parrocchiani sono strisciando sulla prua
Il fantasma della libertà nei cieli
Orgoglio inviati in Siberia in catene

Il capo del KGB, il loro santo capo
Conduce manifestanti in carcere sotto la scorta
Per non offendere il Santo
Le donne hanno bisogno di avere e di amare

Merda, merda, merda il Signore
Merda, merda, merda il Signore

(Chorus)

Virgin, Virgin, diventata una femminista
Diventa un femminista, uno stand femminista

(coro finale)

Chiesa vodzhey Praise marcio
Il corteo di limousine nere
A scuola si va al predicatore
Entra in classe – portargli i soldi!

Patriarca Gundyaev credere in Putin
Sarebbe meglio in Dio, cagna, credeva
Cintura della Vergine non è un sostituto per le riunioni –
In segno di protesta della nostra sempre Vergine Maria!

(Chorus)

Virgin, Virgin, Putin Put
Mettere Putin, Putin Put

(coro finale)

Pussy Riot in Pzza Rossa Anti-Putin

MOSCA, 20 GEN 2012 – La polizia ha arrestato un gruppo punk femminile sulla Piazza Rossa che si era esibito in una canzone di protesta contro il premier Vladimi Putin. La band ‘Pussy Riot’ – 8 donne con passamontagna e abiti discinti – ha sfidato i -10 gradi cantando un brano intitolato ”Putin se l’e’ fatto addosso”’, che dipinge un premier in preda alla paura delle proteste di piazza.
Dopo l’esibizione sono state portate in commissariato: quattro rischiano sino ad un massimo di 15 giorni.

Mosca_Punks_AntiPutin_Arrestate_dalla_Polizia

Il testo del nuovo Pussy Riot canzoni “Putin ZASSAL”:

Vai al Cremlino le colonie ribelli
Negli uffici FSBshnyh esplodere finestra.
Le femmine ssut per pareti rosse
Riot annunciare Sistema di aborto!

Attacco all’alba?Non voglio discutere
Per la nostra e la vostra libertà una frusta per punire
Madonna in Gloria insegnano a combattere
Feminist Maddalena è andato alla manifestazione

Rivolta in Russia – il carisma di protesta
Rivolta in Russia – Putin zassal
Rivolta in Russia – noi esistiamo
Rivolta in Russia – rayot rayot

Venite in strada
Live at the Red
Mostrami la libertà
Rabbia civile
(Una perdita sulla piazza)

L’insoddisfazione per l’isteria maschile cultura
Leaderismo selvaggia mangia il cervello
La religione ortodossa è un pene duro
I pazienti sono invitati a conformità

Il regime sta per censurare il sogno
È il momento di scontro distruttivo
Uno stormo di femmine di trattamento sessista
Chiede perdono a cuneo femminista.

Rivolta in Russia – il carisma di protesta
Rivolta in Russia – Putin zassal
Rivolta in Russia – noi esistiamo
Rivolta in Russia – rayot rayot

Venite in strada
Live at the Red
Mostrami la libertà
Rabbia civile

Prima dell’inizio è ha spiegato il significato di “Putin Zassal”

Russia un regime corrotto oligarchico comincia a sgretolarsi.

Pussy Riot solista, insieme: con la canzone “Putin zassal” offriamo uno scenario di rivolta in Russia per i russi offerto okkupirrovat posti chiave del paese e cercare un cambiamento politico.  Siate audaci zassavshego Putin e dei suoi servizi di sicurezza. . In questo periodo caldo ed emozionante quando il regime politico in Russia, barcollando, e il volto dello scorso anno ha dichiarato il contestatore, in un atto collettivo insieme e anarchici, e le femministe, e le persone LGBT, così come liberali, Madonna con Bambino e tutti i santi.

Pussy Riot solista, insieme: “. Per la vostra libertà e la nostra frusta per punire” La canzone è la linea . Ricordiamo gli eventi del 1968, un sit-down di protesta in Piazza Rossa dissidenti, dopo di che furono torturati e inviati a un ospedale psichiatrico, il carcere e l’esilio.  Le stesse strutture di potere che sotto Brezhnev, rimase al potere, non lasceranno.  Ma il paese è gestito dalle stesse forze di sicurezza, che ha battuto i denti durante l’interrogatorio – non costa nulla. . La nostra frase “I pazienti sono invitati a conformità” si riferisce alla punizione che è stato utilizzato in URSS, così come il fatto che il potere e fino ad oggi in Russia tratta i suoi cittadini come malati di mente e incapace di prendere decisioni in modo indipendente.

Dicembre 14th, 2011 14,

07:18 – CONCERTO DI RIOT PUSSY ILLEGALE SUL TETTO davanti a una PRIGIONE

14 Dicembre 2011 la band Pussy Riot si è esibita sul tetto di un centro di detenzione che contiene le persone arrestate dopo le protetse che hanno avuto luogo ai primi di dicembre durante le elezioni della duma abbiamo eseguito il brano “Morte al carcere vita alla libertà di protesta” e richiesto il rilascio dei prigionieri politici.

Mosca_PUSSY_RIOT_Morte_al_carcere_Libertà_di_Protesta

Testo della canzone “La morte di carcere, la libertà di protesta”

Gay Science area di presa
La volontà di potenza ciascuno, senza leader cazzo
  Azione diretta – il futuro dell’umanità,
  LGBT, femminista difesa della patria!

Morte di carcere, la libertà di protesta!

Fare i poliziotti al servizio della libertà,
  Proteste portare il bel tempo
  L’area di occupazione, fanno la pace sequestro
  Raccogliere tutta la macchina poliziotti

Morte al carcere,  libertà di protesta!

Compila la città, tutte le piazze, le strade,
Sono molti in Russia, a parte le ostriche
Aprite tutte le porte, rimuovere gli spallacci
Senti con noi il profumo della libertà

Morte di carcere, la libertà di protesta!

  Libertà dei prigionieri politici!

FotoSequenza:

Appare sul luogo di esecuzione, abbiamo visto un cordone attorno al centro di detenzione, In arrivo il bus della polizia antisommossa, la polizia del traffico di auto e la macchina con gli agenti in borghese. Tuttavia, abbiamo  deciso di agire.

Ci avviamo al tetto armate di scale

Abbiamo ottenuto la “libertà di protesta” uno slogan e collocato a destra sul filo spinato circondava il centro di detenzione.Dalle finestre hanno iniziato a mettere fuori la testa delle persone sorprese.

Dal cortile, un poliziotto si avvicina e comincia a pretendere che dobbiamo andare giù. C’erano anche diverse persone in abiti civili accendiamo dei candelotti fumogeni colorati.

Mentre stavamo cantando “Morte in carcere, la libertà di protesta! Libertà ai prigionieri politici”, dalle finestre si affacciano le telecamere erano tutti i prigionieri. Sono prese in fretta dal nostro slogan, e il centro di detenzione è andato a scuotere il suono dei prigionieri. Lattice del palazzo cominciò a tremare – hanno cercato di abbattere le loro braccia.

Dicembre 1st, 2011 

 10:22 am – secondo ciclo di RIOT PUSSY illegale di incendi e le occupazioni

Punk PussyRiot banda ha rilasciato un nuovo video basato sulla seconda serie di interventi per i motivi illegali e proibiti di Mosca. I concerti si sono svolti in luoghi dove i ricchi putinistov: nelle boutique metropolitane, alle sfilate di moda, auto di lusso e sui tetti sono vicino ai bar del Cremlino. L’elezione del 4 dicembre, pubblichiamo il video per la canzone ‘Kropotkin-vodka “, che noi chiamiamo un colpo di stato in Russia. Prestazioni incluse una serie di siti di occupazione incendi dolosi e la musica glamour della capitale.

Mosca_Pussy_Riot_Kropotkin_vodka

Il video per il brano “Kropotkin-vodka” è basato sulla seconda serie di Riot Pussy della band in terreni illegali e proibiti di Mosca.

I concerti si sono svolti in luoghi dove i ricchi putinistov: nelle boutique metropolitane, alle sfilate di moda, auto per i ricchi e sulla parte superiore delle barre vicine al Cremlino.

L’elezione del 4 dicembre pubblica un gruppo di video per la canzone ‘Kropotkin-vodka “, che richiedono un colpo di stato in Russia.
Glamour Group Pussy Riot ustioni di Putin

Testo tradotto:

L’occupante cucina pan città
Vieni fuori con un aspirapolvere, portare all’orgasmo
Battaglioni di polizia sedurre le ragazze
Cops nudo riforma happy new

Cazzo cazzo sessisti putinistam!

Kropotkin, vodka, splash nello stomaco
Basta pensare, mentre il Cremlino bastardi
Rise of servizi igienici, la morte avvelenamento
Lampeggiatori non funzionerà, Kennedy si incontreranno

Poliziotti che scopano teste di cazzo!

Come il sonno, giorno – ancora una volta, per opprimere,
Tirapugni in tasca, il femminismo affilata
In Siberia orientale, trasferì la sua zuppa
Per diventare un rayot piuttosto scortese

Cazzo cazzo sessisti putinistam!

FotoSequenza

Stava calando la notte. Sulla strada per la Lubjanka, ci siamo imbattuti nella vetrina scintillante esktra costosa boutique “Plein Phil”, che si trovava nel centro commerciale elite “Nikolskaya Plaza”. All’interno della piazza, abbiamo trovato un tavolo da buffet, dove la società è ricca consumo di bevande alcoliche e formaggio in marmo fress. Dopo aver assaggiato lo champagne e il formaggio mangiato, abbiamo riacquistato la loro forza. Lo spettacolo successivo, abbiamo deciso di immediatamente, senza lasciare la piazza. Impossibile trovare un buon sito in Fourchette Hall, siamo andati al “Fil Plein”, dove bianca appollaiata su un piedistallo per i manichini.Situato proprio dietro la vetrina di lettura “Autunno-Inverno 2011/12,” abbiamo cominciato con forza a stabilire le tendenze di questa stagione: chitarra elettrica, la frusta femminista, Balaclava luminoso e antiputinizm. Alle nostre spalle brillavano teschio di diamanti e lampadari di cristallo.

Il fuoco venne acceso e tyuryu Garaja. Il pubblico in trance a guardare lo spettacolo. Ci Tyurya resi conto che è venuto il suo turno di eseguire un verso, ed è stato tirato dal fuoco al microfono.

Con qualche difficoltà attivando stretto “venture Merry,” eravamo sotto la pioggia di coriandoli, stelle filanti, e realizzati nei colori della bandiera LGBT.

Le guardie di negozi vicini, contrariamente alle nostre aspettative, non interferire con le prestazioni. Invece, bloccati alle porte dei loro negozi, guardare lo spettacolo punk.Innaffiata al negozio Cartier.


Novembre 7, 2011
UNA SERIE DI PRESENTAZIONI FEMMINISTA RIOT PUSSY punk band A MOSCA

Nel corso del mese scorso abbiamo, un tripudio PUSSY gruppo, ha condotto una serie di azioni di guerriglia illegale sotto il soffitto delle migliori stazioni della metropolitana di Mosca e sui tetti di autobus e filobus FSUE “Mosgotrans”. Oggi, il giorno della rivoluzione, 7 novembre, si stanno rilasciando un nuovo video musicale per la canzone “Free marciapiede.” Le riprese del video ha avuto luogo durante la band su siti non autorizzati del regime a Mosca.

La clip filmato per il “pavimento Liberate” canzone dell’album d’esordio “Kill the ‘sessista.

Testo tradotto:

Nelle classi della scuola mettere i loro elettori
Nelle stanze soffocanti di cabine sbiadite out
C’è odore di sudore e respira di controllo
I pavimenti sono spazzate, la stabilità è pronto.

Liberate, liberare, consegnare pavimentazione
Liberate, liberare, consegnare pavimentazione

Vetrine lucide, pollo in borghese
Ghosts of Zizek spazzati via nella toilette
Himles zaschichen hanno Chirikova l’elezione – “non ammissione”
Le femministe sono inviati al congedo di maternità.

Liberate, liberare, consegnare pavimentazione
Liberate, liberare, consegnare pavimentazione

Non è mai troppo tardi per diventare una signora
Baton carica, urlando sempre più forte,
Mash i muscoli delle braccia e delle gambe
Un agente di polizia leccare tra le gambe

Liberate, liberare, consegnare pavimentazione
Liberate, liberare, consegnare pavimentazione

Egitto Air è utile per la luce
Do-Tahrir in Piazza Rossa
Trascorrete la giornata tra le donne forti riottosi.
Guarda sul balcone di rottami di sassi pavimentazione.

Tahrir Tahrir Tahrir Benghazi
Tahrir Tahrir Tahrir Tripoli

Feminist frusta utile Russia!

Mosca_PUSSY_RIOT_Free_marciapiede

FotoSequenza:

la terza strofa del “marciapiede Liberate” canzone –
Non è mai troppo tardi per diventare una signora
Baton carica, urlando sempre più forte,
Mash i muscoli delle braccia e delle gambe
Un agente di polizia leccare tra le gambe
– Driver Filobus, una donna robusta di 50, prima di guardare a noi da fermare improvvisamente esplosa con indignazione, e salì al nostro sito, “Oh, sei femministe? Ora io polizhu! Pervert! Vattene da qui! “Climbing sul carrello, stava per buttare fuori l’attrezzatura e musicisti.

Verso la fine della canzone, il nostro cantante con passamontagna corse nella base di baffi da fare acrobazie – la ruota, flip-flop, e una piramide. Tricks sono stati gli applausi e le acclamazioni di spettatori.

Verso la fine del discorso, al grido di “Scopri i rottami balcone sassi pavimentazione!” Abbiamo iniziato a girare sul fuoco Metro soffitto.

Fonte: PussyRiot // IndymediaPiter //

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Italia: 2012 NoTav Susa la Valle che resiste

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AltreVisioni

L’Estrema resistenza del Popolo ValSusino

Luca Abba’ resistente NoTav

La lotta NoTav continua ValSusa 27.2.2012

Negli ultimi tre giorni la repressione poliziesca nei confronti di pacifici manifestanti NoTav ha raggiunto l’apice determinando uno stato di polizia feroce è brutale con una regia infame contro chi si oppone agli interessi mafiosi e precostituti che ruotano intorno alla Tav,contro chi si oppone alla devastazione del territorio.
Gli utlimi accadimenti rendono evidente la repressione in atto.
Attivisti notav diretti a milano al ritorno dalla manifestazione indetta dal popolo della valle, in attesa del treno per Milano sono stati brutalmente aggrediti da polizziotti in tenuta anti sommossa
il treno con i No Tav diretti a Milano e’ riuscito a ripartire dopo cariche con feriti (si parla di due alla testa ed una signora con una mano rotta) e lacrimogeni lanciati dentro i vagoni. Particolarmente subdola la seconda carica contro i No Tav, giunta alle spalle dopo che erano stati fatti passare a seguito di una trattativa.
IERI si attendeva lo sgombero e i relativi espropri alla Clarea dove hanno compiuto un ennessima infamia provocando la caduta di un compagno attivista NoTav ValSusino che per protesta era salito su un traliccio.I fatti di seguito.

La Valle è mia – speciale Servizio Pubblico

No Tav – Sgombero Clarea, espropri e un compagno molto grave

Ieri mattina sono partiti i lavori di sgombero e demolizione della Baita Clarea, iniseme al trasporto di materiale e all’esproprio dei terreni. Luca Abbà, resistente No Tav, alle 8.30 circa è salito su un traliccio per cercare di rallentare l’operazione industrial-militare. Uno poliziotto ha provato a farlo scendere, manovra assolutamente assassina, senza reti o altri strumenti di protezione. Luca dopo aver comunicato che non avrebbe desistito e anzi sarebbe salito più in alto ha preso una forte scarica elettrica ed è precipitato da diversi metri. La responsabilità delle forze dell’ordine è inconfutabile.

Mentre Luca è stato elitrasportato al CTO di Torino, dopo quasi un’ora dall'”incidente” provocato dalle forze repressive, in Valle i lavori proseguono, partendo proprio dall’esproprio dei suoi terreni, circondati da muri di Jersey.
MASSIMA SOLIDARIETA’ AL POPOLO VAL SUSINO

NB:Invitiamo a far girare il più possibile video e informazioni per rompere la censura e la disinformazione che stanno operando i media di regime.

Video: Luca Abbà arrampicatosi su un traliccio dell’alta tensione incalzato da un poliziotto, come il video rende evidente, continua la salita poggiando la mano su un cavo restando folgorato da una scarica di media tensione ed è caduto. Le sue condizioni sono gravissime. Nel video le immagini della caduta ripresa dalla polizia di stato.
MASSIMA SOLIDARIETA’ AL POPOLO VAL SUSINO
Luca Abbà, 37 anni, agricoltore della Valsusa, molto conosciuto in Valle per la sua fiera ma nonviolenta opposione alla TAV, si è arrampicato su un traliccio per provare ad opporsi alla cieca determinazione degli invasori. Sentivamo la diretta della sua voce alla Radio (Radio Black-Out). Diceva, rivolto a quelli di sotto: “se non la piantate, io da quassù non me ne vado, avete capito?”. Poi, rivolto agli ascoltatori: “Ciao, vi saluto, UN POLIZIOTTO-ROCCIATORE mi sta incalzando da sotto”.
Gli invasori lo hanno incalzato da sotto, spingendolo a salire più in alto. E’ rimasto folgorato dall’alta tensione. Sotto il traliccio non era stata posta alcuna protezione prima di incalzarlo. Avevano molta fretta, si vede. Luca è caduto a terra con un volo di molti metri. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime.
I soccorsi, ritardati dai blocchi delle forze dell’ordine, hanno molto tardato ad arrivare. Alla fine è stato soccorso, intubato e trasportato all’ospedale CTO di Torino.Nemmeno dopo la caduta e le gravissime condizioni in cui versava Luca, c’è stato uno stop dei lavori. Questo appare incredibile, in spregio ad ogni norma di sicurezza e di prudenza, oltre che di rispetto.
Ripetiamo: Luca è caduto dopo essersi arrampicato su un traliccio per resistere allo sgombero dei terreni ANCHE SUOI, ed è caduto perché incalzato dai militari che lo hanno inseguito sul traliccio stesso, costringendolo a salire più in alto.

Caduta_traliccio_del_Compagno_NoTav_Luca_Abba’

NoTav_Luca_Abba’_immagini_esclusive

Attivisti notav diretti a milano al ritorno dalla manifestazione indetta dal popolo della valle, in attesa del treno per Milano sono stati brutalmente aggrediti da polizziotti in tenuta anti sommossa
il treno con i No Tav diretti a Milano e’ riuscito a ripartire dopo cariche con feriti (si parla di due alla testa ed una signora con una mano rotta) e lacrimogeni lanciati dentro i vagoni. Particolarmente subdola la seconda carica contro i No Tav, giunta alle spalle dopo che erano stati fatti passare a seguito di una trattativa.

Torino, 25.2.2012 staz.PortaNuova
Più passano le ore, più si fanno chiare le dinamiche che hanno portato ieri sera ai famosi “momenti di tensione” tanto agognati da Repubblica, Stampa e altri indegni “professionisti dell’informazione” che, non contenti di sminuire e ridurre la portata (numerica e politica) di una manifestazione storica del movimento notav, pensano bene di schiacciare il successo di ieri sull’epilogo triste consumatosi alla stazione di Porta Nuova. Un epilogo la cui responsabilità è tutta delle forze dell’ordine e del dirigente in carica alla Polfer, Spartaco Mortola, già premiato per i meriti conquistati sul campo nella macelleria alla Diaz del luglio 2001.In sintesi: 2 cariche a freddo mentre si stava trattando il prezzo del biglietto collettivo, un po’ di feriti, teste spaccate e addirittura un lacrimogeno sparato dentro un vagone.
Il volto della democrazia tecnica.
Cariche brutali della polizia contro i Notav milanesi a Torino Porta Nuova dopo la splendida manifestazione che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.

NoTav_la_polizia_carica_in_porta_nuova

NoTav_Torino_Agguato_a_Porta_Nuova

NoTav_PortaNuova_Polizia_ancora_carica

Torino_PortaNuova_Scontri_NoTav_Manipolazione_dell’informazione

Salerno_PresidioSolidarietà_al_movimento_NoTav

NoTav_Polizia_sfonda_vetrata_bar_a_caccia_Dei_NoTav_VERGOGNA

NoTav Polizia sfonda vetrata bar a caccia Dei NoTav
Dopo le cariche un gruppo di agenti dei reparti mobili insieme a uomini della scientifica butta giù le vetrate di un bar per prendere dei notav. Vi trova dentro i ristoratori e ragazzi anche minorenni. Una ragazza incinta sostiene di essere stata “pestata”.
I proprietari sembra non trovassero le chiavi, ma la polizia ha deciso comunque di buttarla giù senza passare da porta principale.
In atto una vera e propria caccia all’uomo.
MASSIMA SOLIDARIETà AL POPOLO VALSUSINO

NoTav_Polizia_sfonda_vetrata_bar_a_caccia_Dei_NoTav_VERGOGNA

NoTav_Resitenza_manganelli_gas_e_insulti

Giovedì 1 marzo, ore 3,46. Si è appena conclusa una lunga giornata di resistenza. Una di quelle che resteranno impresse nella memoria.
Per oltre quattro ore i No Tav hanno resistito sull’autostrada e sulle rampe di accesso. Seduti in terra, tra slogan e canti. Il più gettonato, pressati dai poliziotti in tenuta ninja, è stato “Vamos alla playa”.Poi la polizia porta via di peso, uno ad uno, i No Tav seduti sul’autostrada.

NoTav_Resitenza_manganelli_gas_e_insulti

NoTav_Giornalisti_allontanati_brutalmente

La_polizia_respinge-NoTav_con_idranti

Il dispiegamento di polizia era impressionante, le luci blu dei blindati rompevano la notte.
Il fronteggiamento è andato avanti per ore e ore. Intorno alle nove di sera era tutto un brulicare di bandiere e persone.
Poi hanno piazzato gli idranti, calato le visiere, indossato le maschere antigas. Hanno bagnato e picchiato e ancora picchiato. Si sono accaniti su tutti con determinata ferocia. Poi hanno sparato i gas: la notte si è fatta densa di fumo bianco, acre, velenoso. Hanno sospinto la gente giù dalla rampa, sino al bivio con la statale 25. Una marea di uomini blu.

La_polizia_respinge-NoTav_con_idranti

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2012 Marocco: Gennaio di Rivolta e Repressione

Fonte (A)narchica

AltreVisioni

Marocco: un gennaio di rivolta e di repressione

MAROCCO RIOTS

Marocco: un gennaio di rivolta e di repressione da parte del nuovo governo……

Le lotte del popolo marocchino sono proseguite con forza per tutto il mese di gennaio. Lotte sindacali, lotte contadine, lotte dei disoccupati, lotte del movimento berbero Amazigh, la lotta a sostegno dei prigionieri politici e contro l’impunità della dittatura, in tutto il paese il popolo sta esprimendo la sua insoddisfazione per la situazione ed il bisogno di un cambiamento, vero e profondo. Il Movimento 20 Febbraio sta manifestando nelle strade e sta preparando il suo primo anniversario.

Segue una breve panoramica su alcune delle lotte:

Taza

Il 4 gennaio, in seguito ad una protesta della Associazione Nazionale dei Diplomati Disoccupati del Marocco (ANDCM), che era l’obiettivo della violenza della polizia, c’è stata una rivolta a Taza in cui più di 20 persone sono rimaste seriamente ferite, tra cui 5 poliziotti.Lo scorso 3 febbraio ci sono stati seri scontri con più di 150 feriti e molti arrestati. La situazione è estremamente tesa.

Taza sconvolto il popolo chiede il rilascio di un detenuto 2012/03/02

Lotte dei lavoratori: i minatori di Ben Guérir, lavoratori agricoli, lavoratori del pubblico impiego…Le lotte dei lavoratori continuano a scuotere il Marocco, dall’esplosione delle proteste dei minatori delle miniere di fosfati a Ben Guérir agli scioperi in vari settori del settore pubblico alle lotte dei lavoratori agricoli. Per oltre 1 anno, i lavoratori delle miniere di fosfati di Ben Guérir, di proprietà della SMESI, una sussidiaria dell’Office Chérifien desPhosphates, compagnia leader del Marocco, hanno chiesto soddisfazione alle loro rivendicazioni.   Stanchi di essere ignorati, hanno occupato il reparto esplosivi minacciando di farsi saltare in aria tutti quanti.
Sono in corso scioperi dei lavoratori statali, della sanità, dell’istruzione, ecc. Contemporaneamente i lavoratori agricoli hanno aperto la loro stagione di rivendicazioni globali, mentre altre lotte proseguono, come quella dei lavoratori agricoli dipendenti della Nufribel, una multinazionale spagnola, ad Agadir oppure nelle aziende agricole a Tiniguir-Dakhla, che sono della Domaines Agricoles, compagnia di proprietà del re, che sono aziende agricole di stato . Video informazione sulla lotta

Violenza delle forze pubbliche di Venerdì 20 Gennaio 2012

le forze di sicurezza a caccia di manifestanti in montagna in Pennekrir

La lotta dei disoccupati, fino alla morte

Abdelouahab Zaidoune, di 27 anni, un post-laureato in legge dell’Università di Fez è morto il 24 gennaio dopo essersi dato fuoco, insieme ad altri 2 compagni, fuori del Dipartimento dell’Istruzione a Rabat. I tanti anni di lotta ed il silenzio alle loro richieste hanno portato questo gruppo di laureati alla più profonda disperazione. Allo stesso tempo, la ANDCM ha dato inizio ad una campagna delle sue sezioni regionali, provinciali e locali con manifestazioni, raduni, sit-in, ecc, in ogni angolo del Marocco, sempre in collegamento con le rivendicazioni popolari, non solo dei disoccupati, ed in molti casi con il coinvolgimento e la partecipazione della popolazione, come nel caso della città di Taza. Ci sono state lotte imponenti nella provincia di Al Hoceima, in particolare il boicottaggio ad Aït Bouayach, dove l’intera popolazione si è rifìutata di pagare l’elettricità a Tinghir, Azilal, Tata, Rabat…
Video dell’auto-immolazione:

Al Hoceima:

Azilal:

La lotta per la terra: Imider, Assoul…

Gli abitanti di sette douars [villaggi] che formano il municipio di Imider (Anou N’Izem, Aït Brahim Ait Mhand, Aït Ighir, Izoumgan, Taboulkhirt ed Ikiss) sono entrati in lotta in difesa della loro terra Amazigh. Vivono in grande povertà in una terra in cui le ricche miniere di argento della SMI (Société Métallaurgique d’Imider) del Groupe Managem (una holding company) hanno dato alla SMI un incremento dei profitti del 35.6% nella prima metà del 2011, inquinando senza controlli la terra ed abusando del suo potere totale su tutta l’area. L’intera popolazione dei 7 douars, eccetto i disabili fisici, si è presentata a Mount Aleaban, bloccando i serbatoi che forniscono d’acqua le miniere. Le loro rivendicazioni sono chiare: infrastrutture stradali, acqua potabile ed elettricità per tutti, una buona scuola ed assistenza sanitaria, e un posto per coloro che vogliono lavorare nella miniera che si trova sui loro terreni collettivi. La contaminazione delle falde acquifere sta colpendo l’intera popolazione dell’area, compresa Tinghir. Gli scarti contaminati delle miniere vengono lasciati all’aperto, per cui cianuro e mercurio, sostanze chimiche usate per il trattamento dell’argento, avvelenano l’intera popolazione. Dal 4 ottobre, Moustapha Ouchtoubane è in galera per aver bloccato il serbatoio della miniera. Poi c’è la lotta esemplare delle donne Amazigh di Assoul, nella provincia di Tinghir, che hanno camminato per 200 km allo scopo di raggiungere Midelt dove hanno preso un autobus per Rabat, 400 km più avanti. Giunte a Rabat hanno tenuto una manifestazione davanti al parlamento per denunciare il saccheggio della terra comune da parte dei capi locali, con la connivenza dello Stato.

Video della lotta a Imider:

Un gennaio di lotte

Il Movimento Amazigh ha festeggiato il Capodanno amazigh con una manifestazione a Rabat il 15 gennaio, facendo vedere che nonostante il riconoscimento dell’identità amazigh nella nuova Costituzione, la lotta per i diritti economici, sociali e culturali del popolo Amazigh continua. Il Movimento 20 Febbraio continua inoltre a sfidare il Makhzen [2] con manifestazioni settimanali in molte città del paese e preparandosi al primo anniversario del movimento con nuove manifestazioni.  Prosegue anche la lotta per la liberazione dei prigionieri politici. Il rilascio del rapper di Casablanca El Haqed (l’Indignato), dopo 4 mesi di prigione e dei sindacalisti Bouarfa Saddik Kabbouri, Mohamed Chennou e di altri loro compagni, è il risultato della solidarietà popolare. Dai prigionieri Sahrawi, al sindacalista Driss Sedraoui e compagni, agli studenti di Tata e Fez in sciopero della fame, la lotta per la liberazione di tutti i prigionieri politici e dei marocchini Sahrawi è ancora viva.
Video delle manifestazioni del Movimento 20 Febbraio:

 Rabat:

Khenifra:

Tangeri:

Casablanca:

Marrakech:

Meknes:

Fès:

Khemisset:

Kenitra:

Video della gioia popolare per la liberazione di El haqed:

Video della carovana di solidarietà con i sindacalisti di Bouarfa:

Mouatamid

Gruppo di lavoro del Nord Africa della Segreteria Internazionale della CGT

Traduzione a cura di FdCA – Ufficio Relazioni Internazionali.

Note:

1. Nel Sahara Occidentale occupato.
2. L’elite governativa, composta dal re e da alti esponenti del potere.

Fonte: cgt // Lakome // Anarkismo

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Grecia: Giornate di mobilitazione e di protesta nazionale

Fonte (A)narchica

AltreVisioni

Grecia giornate di rivolta

Atene Riots

10.2.2012 Il popolo greco in uno sciopero generale esasperato dai tagli  decisi dalla gang politica nazionale ed internazionale si mobilita al fine di liberarsi decide di distruggere l’esistente dando inzio ad uun autogestione dei servizi, ad una contro informazione che smentisce le bugie del potere.I padroni dei media corporativi hanno ordinato ai loro lacchè di far circolare la notizia che il nuovo “salvataggio” sarà votato Lunedi (invece che Domenica), diffondendo anche notizie di dimissioni dei membri di governo. Qualunque possa essere la loro “verità”, la mobilitazione del popolo andrà avanti. Durante gli scontri sono stati effettuati molti arresti ed è confermato che almeno un manifestante è stato ferito gravemente dalla polizia a Syntagma.

Nel frattempo, le manifestazioni di protesta nei carceri maschili e femminili si stanno diffondendo in tutta la Grecia. Un progetto di legge di “giustizia”, promosso tra l’altro per il cosiddetto decongestionamento delle carceri Greche, è stato recentemente respinto in parlamento. Ci si aspettava avesse una funzione positiva per almeno 1.500  detenuti uomini e donne, che avrebbe potuto portare la liberazione di molti di loro. Sono attualmente in corso proteste collettive dei prigionieri che riguardano le condizioni legislative e di vita. Le prigioni che attualmente partecipano alla mobilitazione nazionale fino ad ora sono Grevena, Trikala, Larissa, Koridallos, Nea Alikarnassos-Creta, Corfù, Malandrino, Patrasso, Domokos, Nafplion, Tebe (prigioni femminili), lo speciale centro di detenzione giovanile di Avlona (carceri minorili), Chios, Nigrita-Serres, Komotini. All’interno di questi sovraffollati inferni della democrazia, i prigionieri che protestano stanno conducendo sia l’astensione dal prendere il cibo e i pasti di mezzogiorno della prigione, sia rifiutandosi di rientrare nelle celle dopo l’ora d’aria, mentre in molte carceri seguiranno scioperi nei lavori carcerari (già in Alikarnassos e Patrasso i detenuti lavoranti sono già scesi in sciopero). Tutti i detenuti in protesta sono consapevoli di rischiare sia i giustificati rilasci con la condizionale, o l’uscire dalla prigione, e sono costantemente minacciati di punizioni disciplinari e torture (al di là della già drammatica mancanza di cibo, riscaldamento, ecc.).

Dimostrazioni e proteste si sono svolte in altre parti della Grecia, come Salonicco, Kozani, Volos, Trikala, e l’isola di Skopelos. La prefettura della città di Larissa è stata occupata, come la prefettura di Corfù. Sull’isola di Creta, gli studenti hanno occupato il Politecnico della città di Chania, chiamando i cittadini ad unirsi a loro nella manifestazione per lo sciopero. Le persone hanno occupato il municipio di Rethymno, Ad Heraklion, Creta, circa 50 anarchici hanno bloccato il supermercato “Ariadni” in solidarietà con la lotta dei lavoratori del magazzino dell’impresa stessa, che sono in sciopero da 15 giorni. I manifestanti hanno anche bloccato una filiale dell’Alpha Bank, di cui è azionista Manesis – il grande industriale, anche proprietario delle “Acciaierie Greche” di Aspropyrgos, dove i metalmeccanici stanno ancora combattendo, arrivati al loro 101 esimo giorno di sciopero.

Rimettere sulle nostre labbra la parola rivoluzione …

Di seguito video scontri manifestazioni.

10.2.2012Atene_Sciopero_Scontri_AntiAusterity

Tagli e lacrime per i Greci allo stremo che riversano la loro rabbia nele strade, la polizia greca tenta di disperdere la folla inferocita.la capitale greca, paralizzata dalla serrata contro il piano di austerity.

10.2.2012Atene_Sciopero_Scontri_AntiAusterity

10.2.2012_Atene_scontri_Anti_Austerity

Atene 10/feb/2012
Si riversa nelle strade la rabbia dei greci contro gli ulteriori tagli per sbloccare gli aiuti internazionali.Proclamato uno sciopero generale di 48 ore.Atene paralizzata dalla serrata contro il piano di austerity. In 50 mila sono scesi in piazza , a questi si aggiungono circa due mila lavoratori del porto del Pireo, dove lo sciopero ha tenuto le imbarcazioni ormeggiate ai moli.Donne, anziani, lavoratori, studenti.

10.2.2012_Atene_scontri_Anti_Austerity

10.2.2012Atene_Tensione_Scontri

Grecia: Primo giorno di mobilitazione di protesta a livello nazionale – Al fine di liberarci dal debito, dobbiamo distruggere l’esistente il grido del popolo greco.
E ‘stato confermato che almeno un manifestante è stato ferito gravemente dalla polizia prima a Syntagma.
15.00 dimostrazioni e proteste si sono svolte in altre parti della Grecia, come Salonicco, Kozani, Volos, Trikala e Skopelos Island. La prefettura della città di Larisa è stata occupata, come era la prefettura della città di Corfù. Sull’isola di Creta, gli studenti hanno occupato il Politecnico della città di Chania, chiamando il popolo della città di unirsi a loro nella manifestazione per lo sciopero. Le persone hanno occupato il municipio di Rethymno, anche. In Heraklion, Creta, circa 50 anarchici bloccati ‘Ariadni’ del supermercato in solidarietà con la lotta dei lavoratori del magazzino della stessa impresa, che è andato in sciopero da 15 giorni. I manifestanti hanno anche bloccato lo stesso una branca della Alpha Bank, che è azionista di Manesis-il grande industriale, anche proprietario del ‘Greco Acciaierie’ in Aspropyrgos, dove metalmeccanici stanno ancora combattendo, completando il loro 101 giorni di sciopero.

10.2.2012Atene_Tensione_Scontri

10.2.2012Atene_Riots

Grecia: Primo giorno di mobilitazione di protesta a livello nazionale – Al fine di liberarci dal debito, dobbiamo distruggere l’esistente il grido del popolo greco.
E ‘stato confermato che almeno un manifestante è stato ferito gravemente dalla polizia prima a Syntagma.
dimostrazioni e proteste si sono svolte in altre parti della Grecia, come Salonicco, Kozani, Volos, Trikala e Skopelos Island. La prefettura della città di Larisa è stata occupata, come era la prefettura della città di Corfù. Sull’isola di Creta, gli studenti hanno occupato il Politecnico della città di Chania, chiamando il popolo della città di unirsi a loro nella manifestazione per lo sciopero. Le persone hanno occupato il municipio di Rethymno, anche. In Heraklion, Creta, circa 50 anarchici bloccati ‘Ariadni’ del supermercato in solidarietà con la lotta dei lavoratori del magazzino della stessa impresa, che è andato in sciopero da 15 giorni. I manifestanti hanno anche bloccato lo stesso una branca della Alpha Bank, che è azionista di Manesis-il grande industriale, anche proprietario del ‘Greco Acciaierie’ in Aspropyrgos, dove metalmeccanici stanno ancora combattendo, completando il loro 101 giorni di sciopero.

10.2.2012Atene_Riots

GreciaRiots_Salonicco_Cinema_Occupato

Salonicco, Feb 11 2012. Dopo la fine della manifestazione di oggi, gente dalle autonome, sindacati di base occupata Olympion, il cinema storico nel centro della città (Aristotele Ave), al fine di utilizzarlo come centro di coordinamento per la lotta nei prossimi giorni.

GreciaRiots_Salonicco_Cinema_Occupato

GreciaRiots_Creta_Occupa_TvLocale

Heraclion, Creta: anarchici occupano stazione locale TV
Heraclion, Creta. 11 febbraio 2012. Gli anarchici occupato la tv locale Creta TV durante il suo spettacolo pranzo notizie, come parte della attività di propaganda per la 48 ore di sciopero generale.

GreciaRiots_Creta_Occupa_TvLocale

10.2.2012Atene_Molotov_e_Sanpietrini

Grecia: Primo giorno di mobilitazione di protesta a livello nazionale — Al fine di liberarsi dal debito, il popolo greco deve distruggere l’esistente.
Ad Atene, gli occupanti della Facoltà di Giurisprudenza sfidano di fatto qualsiasi concetto istituzionale sulla concessione dell’asilo universitario, e richiamano per un’incremento di simili centri di resistenza in tutta la Grecia.
Manifestazioni in tutta la grecia il popolo esasperato, il popolo greco allo stremo scende in piazza E’ stato confermato che almeno un manifestante è stato ferito gravemente dalla polizia a Syntagma.
Rimettere sulle nostre labbra la parola rivoluzione …

10.2.2012Atene_Molotov_e_Sanpietrini

Atene_Concentrazione_Anarchica_Kanelos_Presente

4 febbraio 2012 Atene concentrazione anarchica kanelos presente.
Rimettere sulle nostre labbra la parola rivoluzione …

Atene_Concentrazione_Anarchica_Kanelos_Presente

Atene_Scontri_in_Syntagma_Anarchici_applauditi

Atene 12.2.2012
Il popolo greco allo stremo in 200mila in piazza Syntagma.
La polizia ha risposto molto duramente ad un provocatorio lancio di mandarini da parte della folla. Alle Cariche e lacrimogeni sono seguite sassaiole davanti al parlamento.

Atene_Scontri_in_Syntagma_Anarchici_applauditi

Atene_CentroCommerciale_in_Fiamme

Un centro commerciale nei pressi del Parlamento di Atene è stato dato alle fiamme. Poco distante, in piazza Syntagma continua la manifestazione contro le misure di austerità che il parlamento greco si appresta a votare questa sera. Molti edifici pubblici sono stati occupati e destinati come centri di informazione e di raduno.Un elenco degli immobili occupati dai manifestanti, nel pomeriggio di Domenica 12 Feb 2012 :

Atene Law School // Ministero della Salute ad Atene // Cinema-Teatro Olympion a Salonicco // Palazzo del Governo Regionale della Grecia occidentale di Patrasso // Costruzione del governo regionale delle isole Ionie in Corfu // Palazzo del Governo regionale in Rethymnon di Creta // Costruzione della Giunta regionale della Tessaglia in Larisa // Rethymno City Hall // Holargos City Hall // Unione regionale delle Imathia in Veroia

Atene_CentroCommerciale_in_Fiamme

 

Athens_Riots_12_2_2012

Atene 12.2.2012
Poco prima delle 9 di sera, via Metropolis. Migliaia di persone dopo i primi attacchi da parte di poliziotti in tenuta antisommossa rifiutano di andarsene inondando le strade di una marea umana. I manifestanti appena tentano di avvicinarsi al palazzo del governo subiscono incursioni da parte della polizia con gas asfissianti e flash-bang. Nonostante migliaia di persone ostinatamente rimangono in attesa del voto .
74 manifestanti sono stati arrestati e oltre 50 feriti dalla polizia sono stati ricoverati in ospedale, il numero dei detenuti rimane sconosciuta.

Nota: oltre alle sostanze chimiche che vengono continuamente generate DIAS e Delta, che ha imposto i manifestanti (come si vede nel video) volavano contro i razzi concentrati e bombe fumogene (anche mostrato nel video) e in un caso quasi in fiamme una macchina parcheggiata.

Athens_Riots_12_2_2012

 

12_2_2012Atene_si_Rivolta_Scontri

74 manifestanti sono stati arrestati e oltre 50 feriti dalla polizia sono stati ricoverati in ospedale, il numero dei detenuti rimane sconosciuta.

 

2_12_2012Atene_Scontri_e_Fiamme_(Part.1)

Diverse banche, edifici governativi e due dipartimenti di polizia (Acropoli e Exarchia reparti.) Sono stati attaccati dai manifestanti durante la notte, mentre il Municipio di Atene è stata occupata, ma le forze di polizia concentrati invaso l’edificio e hanno arrestato gli occupanti. Più di 40 edifici sono stati bruciati in Atene, mentre le occupazioni di edifici pubblici ancora stanno tenendo in tutta la Grecia. L’occupazione Law School ha rilasciato una dichiarazione nella mattina del 13/02/2012: “E ‘stato deciso dall’assemblea dell’occupazione Law School che l’occupazione continua. Chiediamo a tutti per le strade per continuare la lotta. Nulla è conclusa, tutto comincia ora, la Law School è un centro di lotta e come tale rimarrà “.

74 manifestanti sono stati arrestati e oltre 50 feriti dalla polizia sono stati ricoverati in ospedale, il numero dei detenuti rimane sconosciuta.

2_12_2012Atene_Scontri_e_Fiamme_(Part.1)

2_12_2012Atene_Scontri_e_Fiamme_(Part.2)

 

Atene_banche_e_negozi_in_fiamme

Atene 2.12.2012
74 manifestanti sono stati arrestati e oltre 50 feriti dalla polizia sono stati ricoverati in ospedale, il numero dei detenuti rimane sconosciuta.

Atene_banche_e_negozi_in_fiamme

 

RIMETTERE SULLE NOSTRE LABBRA LA PAROLA RIVOLUZIONE.....


FonteVideoFoto: AthensIndymedia  //  dimostheniszem  // OccupieLondon

DirettaLiveTv

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Brasile: la resistenza della favela di Pinheirinho

Fonte (A)narchica

AltreVisioni

Brasile – La resistenza della favela di Pinheirinho

contro la speculazione edilizia

All’alba di questa mattina le squadre antisommossa della polizia militare di San Paolo sono entrare in azione per sgomberare la favela di Pinheirinho a San Jose dos Campos. Almeno 7 i morti negli scontri ancora in corso tra abitanti e polizia. Lo sgombero è avvenuto dopo che il giudice federale Carlos Alberto Antonio si era pronunciato favorevole a prendere possesso dell’area occupata dalla favela, respingendo i ricorsi, ma rimandando la decisione definitiva ad altre cariche del sistema giudiziario brasiliano. D’altronde con il fallimento dell’impresa immobiliare Selecta le autorità dello stato federale di San Paolo non si erano mostrate inclini ad evitare lo sgombero e a continuare il percorso di riqualificazione urbana partecipato e avviato da un pezzo con la comunità degli abitanti. Per qualcuno dopo l’uscita di scena degli speculatori di Selecta il territorio di Pinheirinho deve aver assunto la forma del dollaro!

Ed i primi ad accorgersene sono stati proprio gli abitanti che già lo scorso 11 gennaio durante una grande assemblea avevano deciso ad acclamazione che la parola d’ordine e la pratica di lotta contro lo sgombero sarebbe stata “resistenza!”, e così è stato.

Pinheirinho_A_historia_de_Naji_Nahas_e_Dona_Maria

Pinheirinho – La storia di Naji Nahas e Maria
Il video racconta il rapporto che si instaura tra il proprietario del terreno dove l’occupazione era Pinheirinho e i poteri giudiziari di São Paulo, mostrando gli interessi di coloro che hanno effettuato lo sgombero violento della comunità.

Pinheirinho_A_historia_de_Naji_Nahas_e_Dona_Maria
Brasile_La_resistenza_della_favela_di_Pinheirinho

Da settimane si sono svolte numerose iniziative di lotta per denunciare il rapporto tra speculazione edilizia e sgombero: occupazione dell’autostrada, volantinaggi, iniziative sotto i palazzi delle autorità, presidi e tentativi di apertura di trattative. In questo modo il movimento di Perheirinho è riuscito a crescere e diverse organizzazioni di lotta e sindacati si sono uniti alla protesta portando le ragioni del movimento anche fuori lo stato federale di San Paolo.

Ieri in un volantino distribuito a San Jose dos Campos si poteva leggere: “la presenza fisica di tutti è fondamentale in questo momento. Le iniziative degli avvocati e le vie legali sono importanti, ma la presenza fisica è decisiva! Lo sgombero potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Domani vogliamo tutti gli attivisti presenti. Facciamo appello a tutte le organizzazioni e movimenti ad uscire domani per la città di San Jose dos Campos e partecipare alla resistenza di Pinheirinho. Questa è la nostra lotta! 100% Pinheirinho!”. I 9000 abitanti dell’immensa periferia facevano appello alla solidarietà e invitavano a salire sulle alte barricate di pneumatici che il movimento stava allestendo per resistere allo sgombero ormai percepito come imminente.I plotoni dei reparti antisommossa della polizia militare hanno fatto ingresso nel grande quartiere coperti dall’alto da alcuni elicotteri ed hanno intimato di abbandonare immediatamente le case, le strade e le piazze. La risposta degli abitanti non si è fatta attendere e i primi cordoni di manifestanti hanno tentato di farsi strada per difendere le barricate. Protetti da scudi e caschi e con in pugno bastoni la prima fila della resistenza di Pinheirinho ha fronteggiato per ore l’incredibile dispositivo repressivo prima di fare i primi passi indietro. Lanci di pietre e pneumatici in fiamme da una parte e gas lacrimogeni sparati dagli elicotteri e dai celerini dall’altra. Poi le fucilate e i primi manifestanti cadono a terra uccisi dalla polizia (secondo le fonti del movimento si tratta di 7 ragazzi ma nelle prossime ore il conto potrebbe aumentare). I Feriti sono numerosissimi, tra loro bambini e donne incinta. Le associazioni per i diritti dell’uomo brasiliane parlano di un vero e proprio massacro che non sta risparmiando nessuno tra anziani e minori. Mentre la polizia tenta di avanzare e sigilla le case che sono finite sotto il suo controllo la prefettura di San Jose dos Campos non ha ancora inviato nessun funzionario che dia almeno qualche indicazione alle famiglie sgomberate. Il mix letale preparato dalle autorità contro gli abitanti di Pinheirinho sembra essere composto da repressione omicida e abbandono totale. Una vera e propria punizione esemplare contro una periferia ribelle che sta osando di opporre giustizia sociale e dignità agli interessi degli speculatori.

Brasile_Estrema_Resistenza_di_Pinheirinho

Traduzione di una lettera scritta da una compagna al movimento.

GENTE, UNA COMPAGNA DELLA ZONA SUD DI SAO JOSE DOS CAMPS HA INVIATO UN RACCONTO SULLA SITUAZIONE DELLA GUERRA DEL PINHEIRINHO. QUESTO RACCONTO RIGUARDA LE ULTIME ORE.

Helena Silvestre

Continuano ad uccidere, picchiare,aggredire e umiliare donne, bambini, persone anziane qui a Pinheirinho. Siamo qui dalle 10 del mattino e già abbiamo visto cose assurde. Gente ferita per strada e ci lanciano bombe di gas urticante dagli elicotteri. Ci sono compagni morti, ancora non sappiamo il numero esatto ma almeno 3 sono confermati. Il numero dei feriti è impossibile da calcolare. Spari in ogni momento contro di noi. L’aria è irrespirabile tanti i lacrimogeni e il gas urticante. I Bambini non smettono di piangere. Il popolo è ferito ma è ancora forte. Siamo in lotta per i nostri diritti e per una società in cui non dobbiamo morire per avere una casa.

Traduzione di una poesia sulla battaglia di Pinheirinho scritta in queste ore 

I Pini Rossi

I pini del mondo hanno perso il loro verde caratteristico
Li ha fatti diventare rossi un maledetto politico!
Sangue di lavoratore
Nelle terre di uno speculatore
Neanche il profumo delle Arabie puliranno
Questo vile e codardo tradimento
Ne siamo certi: no, non ci saranno rielezioni!
Piange Pinheirinho!
Piange il Brasile! Piange il mondo
Reagisci Pinheirinho! Reagisci Brasile!

Si ribelli il Mondo

Pinheirinho Movimento della gente verso Parrocchia Perpetuo Soccorso, nella prima notte dopo il recupero irregolare che si è verificato .Sono almeno 7 i morti caduti sotto le fucilate della polizia militare; donne, bambini e anziani tra i feriti nell’imponente operazione di sgombero della favela di Pinheirinho, ancora in corso, dove migliaia di abitanti cercano di resistere alla sottrazione delle loro misere abitazioni da parte delle forze dell’ordine al serivzio della speculazione edilizia.

Pinheirinho_PERSONE_IN_STRADA_DOPO_sgombero

Brasile – repressione e diritti umani

Domenica 22 Gennaio 2012 02:00
Testimonianza delle madri della comunità Pinheirinho.
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità. Nell’operazione, che ha sorpreso i residenti, cui hanno partecipato circa 2.000 agenti di polizia, chiamata in circa 33 comuni, tra cui Truppe Route e Shock, che ha usato 220 veicoli, un carro armato e due elicotteri Aquila, e 40 cani e 100 cavalli, armi letali quali pistole e automatiche, proiettili di gomma e gas lacrimogeni e pepe. La polizia dice che vi rimarrà fino almeno Mercoledì tentativi di impedire il ritorno dei residenti.
Secondo gli abitanti del villaggio locale ha informato l’Agenzia News of Slums, ci possono essere sette morti.
Come ha detto il Lunedi (23) William Boulos, direttore del Movimento Lavoratori Homeless (MTST), che era al sito massacro ed è stato brutalmente picchiato dalle forze della repressione: “Abbiamo bisogno di rafforzare la denuncia del assassinato tre giorni di ieri, con il blocco totale della stampa. I corpi non sono stati portati al medico-legale dell’Istituto di Sao Jose dos Campos e dispersi. Uno è un 4-year-old, che è arrivato ieri ha ucciso alle ore 18 al pronto soccorso Vila industriale, dopo essere stato colpito con il collo in gomma Ci sono diversi testimoni, ma gli ospedali -. espressa dagli ordini da funzionari della città e la polizia militare di non confermare le informazioni, temendo l’ira e l’aumentare della resistenza.

Brasile_Pinheirinho_repressione_diritti_umani

Brasile_Pinheirinho_filmati_esclusiva

video realizzato dal team all’interno TV dei lavoratori del ‘quartiere Causa Pinheirinho a Sao Jose dos Campos, São Paulo, durante lo sgombero violento da parte della polizia militare.
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità. Nell’operazione, che ha sorpreso i residenti, cui hanno partecipato circa 2.000 agenti di polizia, chiamata in circa 33 comuni, tra cui Truppe Route e Shock, che ha usato 220 veicoli, un carro armato e due elicotteri Aquila, e 40 cani e 100 cavalli, armi letali quali pistole e automatiche, proiettili di gomma e gas lacrimogeni e pepe. La polizia dice che rimarranno almeno fino al Mercoledì tentativi di impedire il ritorno dei residenti.

Brasile_Pinheirinho_filmati_esclusiva

Pinheirinh_Proiettili_contro_il_Popolo1

Si Accuse che la polizia ha sparato contro un bambino pallottole di gomma.
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità. Nell’operazione, che ha sorpreso i residenti, cui hanno partecipato circa 2.000 agenti di polizia, chiamata in circa 33 comuni, tra cui Truppe Route e Shock, che ha usato 220 veicoli, un carro armato e due elicotteri Aquila, e 40 cani e 100 cavalli, armi letali quali pistole e automatiche, proiettili di gomma e gas lacrimogeni e pepe. La polizia dice che vi rimarranno almeno fino al Mercoledì tentativi di impedire il ritorno dei residenti.

Pinheirinh_Proiettili_contro_il_Popolo1

Pinheirinho_Proiettili_contro_il_Popolo2

La polizia invade la tenda dove si nascondono le persone anziane, donne e bambini, attraversa il “campo di concentramento” e iniziare a battere William Boulos, la leadership MTST che viene poi arrestato, insanguinato. Durante l’azione, le bombe sono gettati contro il popolo e la polizia ha sparato proiettili veri, verso i senzatetto.

Pinheirinho_Proiettili_contro_il_Popolo2

Massacre_do_Pinheirinho_Disperazione_dei_Residenti

Pinheirinho Massacre  – Residenti in preda alla disperazione
Residenti in preda alla disperazione dopo il primo esempio di violenza da parte della polizia. Un residente ha chiesto se la polizia non hanno una famiglia. Non dovrebbero avere anche il cuore.

Massacre_do_Pinheirinho_Disperazione_dei_Residenti

Massacre_do_Pinheirinho_Totale_disperazione_del_Popolo

Un altra visione di inizio del pestaggio di William Boulos, il MTST e la disperazione di donne e bambini a bada in mezzo alla violenza.
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità. Nell’operazione, che ha sorpreso i residenti, cui hanno partecipato circa 2.000 agenti di polizia, chiamata in circa 33 comuni, tra cui Truppe Route e Shock, che ha usato 220 veicoli, un carro armato e due elicotteri Aquila, e 40 cani e 100 cavalli, armi letali quali pistole e automatiche, proiettili di gomma e gas lacrimogeni e pepe. La polizia dice che vi rimarranno almeno fino al Mercoledì tentativi di impedire il ritorno dei residenti.

Massacre_do_Pinheirinho_Totale_disperazione_del_Popolo

Massacre_do_Pinheirinho_Residenti_al_riparo

I residenti decidono di andare ai rifugi e lasciare il campo.
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità. Nell’operazione, che ha sorpreso i residenti, cui hanno partecipato circa 2.000 agenti di polizia, chiamata in circa 33 comuni, tra cui Truppe Route e Shock, che ha usato 220 veicoli, un carro armato e due elicotteri Aquila, e 40 cani e 100 cavalli, armi letali quali pistole e automatiche, proiettili di gomma e gas lacrimogeni e pepe. La polizia dice che vi rimarranno almeno fino al Mercoledì tentativi di impedire il ritorno dei residenti.

Massacre_do_Pinheirinho_Residenti_al_riparo

Pinheirinho_Invasione_Repressione_della_Policia1

Immagini di Pinheirinho l’invasione e la repressione della Polizia Militare
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità.

Pinheirinho_Invasione_Repressione_della_Policia1

Pinheirinho_invasione_e_repressione_della_polizia2

Pinheirinho l’invasione e la repressione della Polizia Militare.
Lunedi, 23 January 2012, alle 22h] inaspettatamente e illegali, la Polizia Militare di San Paolo iniziò l’invasione e l’espulsione dei residenti della Pinheirinho comunità. Nell’operazione, che ha sorpreso i residenti, cui hanno partecipato circa 2.000 agenti di polizia, chiamata in circa 33 comuni, tra cui Truppe Route e Shock, che ha usato 220 veicoli, un carro armato e due elicotteri Aquila, e 40 cani e 100 cavalli, armi letali quali pistole e automatiche, proiettili di gomma e gas lacrimogeni e pepe. La polizia dice che vi rimarranno almeno fino al Mercoledì tentativi di impedire il ritorno dei residenti.

Pinheirinho_invasione_e_repressione_della_polizia2

Orrore_in_Pinheirinho_l’occupazione_vista_dall’interno

Pinheirinho Horror visto da dentro l’occupazione. Immagini della Causa di operatore televisivo (PCO).

Orrore_in_Pinheirinho_l’occupazione_vista_dall’interno

Fonte: DiarioLibertade //  Infoaut // tsavkko

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Indonesia:Repressione contro un gruppo Punk

Fonte (A)narchica

ControVisioni

Free Punks Indonesia

Solidarietà internazionale con i Punk Indonesiani

L’11 Dicembre 2001, nella provincia molto conservatrice e religiosa di Aceh in Indonesia, 64 punk che erano ad un concerto punkrock sono stati arrestati e portati in prigione senza alcuna accusa criminale.
L’unico motivo del loro essere vittime della repressione statale totalmente arbitraria è stato il fatto di essere punk. La polizia li ha rasati e li ha privati dei piercing, sono stati prelevati i vestiti, rimpiazzati da altri “decenti” e sono stati costretti a lavarsi in un “rituale religioso”. Poi hanno subito il lavaggio del cervello e “rieducati” per dieci giorni tramite “educazione religiosa” e “disciplina militare”.
Contro questa incredibile azione poliziesca, azioni solidali e presidi sono stati fatti a Mosca, Londra, San Francisco, Los Angeles, Cina e Malesia.


Cos’è successo a Aceh?

Dopo anni di guerra e la devastazione dello tsunami del 2004, un processo di pace è iniziato e il risultato è consistito nella considerevole autonomia della provincia più a nord dell’Indonesia. Ex GAM (Islamici) combattenti hanno vinto le elezioni. Uno dei cambiamenti apportati è stato l’uso di una forma della legge islamic syaria’h, che non c’è in nessun altro posto in Indonesia. Attualmente Aceh è nel periodo pre elettorale e differenti candidati si stanno facendo pubblicità.

Il concerto del 10 Dicembre 2011 era un benefit per degli orfani. Apparentemente l’evento è iniziato alle 15 e doveva andare avanti in serata, ma alle 21.30 la polizia è arrivata sul palco e ha fatto finire l’evento. La gente ha cercato di negoziare per continuare la serata, ma i poliziotti non hanno dato retta. Reagendo al comportamento dei poliziotti, i punk hanno iniziato a cantare una famosa canzone di resistenza, Darah Juang (sangue della lotta), e come si prevedeva, la canzone ha provocato la rabbia dei poliziotti che hanno iniziato i pestaggi e gli arresti.
I punk arrestati sono stati portati nella Seulawah National Police School ad un’ora da Banda Aceh City. Li sono stati rasati e costretti ad andare nel lago. I punk arrestati a Aceh hanno avuto difficoltà a comunicare con i conoscenti, perché sono stati messi in isolamento.

FREE_PUNKS_IN_INDONESIA

Solidarity Movement for Aceh Punks

Giornata dei Diritti Umani, 10 dicembre 2011, 64 appassionati di musica provenienti da quanto Jakarta e West Java ad un concerto di beneficenza a Banda Aceh Taman budaya Park. Essi sono stati trattenuti per essere “punk” e “disturbo della quiete”, e poi rinchiusi in un campo, dove sono attualmente in fase di “rieducazione”.
Questo video mette in evidenza una lunga marcia di solidarietà che si è tenuta il 17 dicembre 2011 a Jakarta. I manifestanti cantando slogan come “punk Aceh gratis!”, Camminato da Taman Ismail Marzuki (TIM), Mess Aceh, a Bundaran Hotel Indonesia.
Diversi gruppi per i diritti umani hanno espresso la preoccupazione emersa dopo le fotografie dei giovani con i capelli completamente rasati e costretti in un bagno comune in un lago dalla polizia di Aceh. Aceh è la provincia più devoto musulmano dell’Indonesia.

Solidarity Movement for Aceh Punks

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